Stop alla vendita delle case con classe energetica G: nel Lazio 1 edificio su 3 è "fuori legge"

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Raggiungere la classe energetica F entro il 2030 e quella E entro il 2033 per gli immobili residenziali, altrimenti stop alla vendita e anche all'affitto. E' quanto potrebbe prevedere la direttiva europea in discussione il 14 dicembre a Strasburgo, ciò significherebbe un bagno di sangue per i proprietari e per lo Stato.

Nel Lazio un immobile su 3 in classe energetica G

Le conseguenze per una città come Roma, dove oltre il 95% degli edifici è stato costruito a cavallo tra gli anni '70 e '80 sarebbero ENORMI. Basti pensare che, in base ai dati Enea del 2020, il 39,65% degli attestati energetici prodotti nel Lazio tra il 2018 e il 2019 collocano gli immobili nella classe G. Solo uno scarso 6% degli edifici gode di una classificazione che va da A1 ad A4, ovvero il massimo possibile.

I numeri del Superbonus nel Lazio

Il Superbonus al 110%, che auspicabilmente il Governo estenderà ufficialmente fino al 2023, è senza dubbio lo strumento principale per adeguare il maggior numero di edifici agli standard europei di produzione energetica. La strada, però, è lunghissima. Basti pensare che, secondo i dati Enea-Mise diffusi dall'associazione nazionale costruttori edili, a fine novembre in Italia sono stati ultimati quasi 70.000 interventi (69.390 per l'esattezza), solo il 14,9% però ha interessato edifici condominiali. Nel Lazio al 30 novembre sono stati 6.693 gli interventi per un totale di 1 miliardo 146 milioni di euro di investimenti. Una goccia nel mare. 

Fonte: https://www.romatoday.it/economia/direttiva-ue-classe-energetica-immobili.html