Amministratore di condominio accusato ingiustamente, come può difendersi?
Amministratore di condominio e offese alla sua reputazione: i casi più comuni e le migliori azioni per tutelarsi
Tag: amministratore, accuse, offese
Capita, più di quanto si possa credere, che l'amministratore di condominio sia accusato ingiustamente di aver fatto qualcosa di errato.
Qualcosa di errato è un eufemismo: spesso l'accusa è che l'amministratore abbia sottratto soldi al condominio.
Recentemente, chi scrive, per lavoro, si trovava ad aspettare l'inizio di un'assemblea condominiale in piedi, assieme ad un gruppo di condòmini, in attesa che l'amministratore arrivasse ad aprire la sala riunione; quando questo è arrivato a bordo della sua auto, una nota berlina (un po' datata ma comunque ben messa e di sicuro valore), un condòmino, il "simpatico" di turno, sogghigna e dice "Hai capito l'amministratore, quella se l'è comprata con i nostri soldi". Conoscevo la persona, un dipendente di un ente pubblico ora in pensione. Gli ho risparmiato la risposta su cosa lui ha comprato con i soldi di tutti.
Il racconto è solo un fatterello, dettato da invidia, o forse sarebbe meglio dire superficialità; molte volte le accuse sono dirette, esplicite ed infamanti.
Qui vedremo come l'amministratore possa difendersi, o meglio quali siano le migliori azioni a sua disposizione per ottenere giustizia del torto perpetrato.
Insulti all'amministratore, ingiuria o diffamazione?
È ingiuria quell'offesa arrecata ad una persona presente ovvero insultata tramite comunicazioni a lei dirette.
È diffamazione , invece, l'offesa arrecata ad una persona non presente portata davanti ad almeno due persone.
Amministratore sei un ladro! Questa frase detta davanti al diretto interessato può essere ingiuriosa.
L'amministratore è un ladro! L'epiteto pronunciato davanti ad almeno due persone, ma non in presente del diritto interessato può portate ad una condanna per diffamazione.
La differenza tra le due condotte sta nel fatto che la prima, quella ingiuriosa , non è più un reato.
Ciò dal 2016, in quanto il d. lgs 15 gennaio 2016 n.7 ha depenalizzato l'ingiuria, abrogando il reato di cui all'art. 594 c.p. Oggi, chi si ritiene ingiuriato può agire in sede civile, per ottenere il risarcimento e all'esito di quella causa, l'ingiuriante se responsabile soggiace, altresì, alla sanzione pecuniaria civile da euro cento a euro ottomila (art. 4, primo comma, d. lgs 15 gennaio 2016 n.7).
La diffamazione , invece, è un reato, un delitto contro l'onore più nello specifico, punibile a querela di parte (art. 597 c.p.).
Minacce all'amministratore, quali conseguenze?
Amministratore stai attento o ti spacco la faccia! Recentemente mi è capitato di parlare con un amministratore che mi chiedeva consiglio sul da farsi.
Chiaramente un reato, quello commesso da chi ha proferito quelle parole. Minaccia, più nello specifico. L'art. 612 c.p. dice che per configurarsi il reato di minaccia deve trattarsi di danno ingiusto. Alzare le mani, percuotere qualcuno, salvo casi di legittima difesa, è sempre ingiusto.
La minaccia di passare a questo genere di via di fatto non può mai essere considerato giusto. Ergo : l'amministratore ha la possibilità di sporgere querela entro novanta giorni dal proferimento della minaccia, salvo in ogni caso il diritto al risarcimento del danno in sede civile.
L'amministratore ci ha truffati! Quando si tratta di una calunnia?
È un grande classico, il complottismo in salsa condominiale. Dalle scie chimiche, all'amministratore oscuro macchinatore di raffinate truffe il passo è breve.
La vulgata comune racconta di amministratori biscazzieri scorretti, di felloni sempre pronti ad ingrassare il proprio portafoglio con il denaro del malcapitato condòmino.
Quanto di più sbagliato possa esistere. La generalizzazione è il peggior nemico della verità . Le equivalenze lo stesso. Mi fa specie quando ascolto gli amministratori dire che tutti i politici ladri. Ma come? Proprio loro, che per colpa di qualche mela marcia pagano un prezzo altissimo!
Dire che l'amministratore ha truffato un condominio è certamente un reato (se la truffa non c'è, chiaramente) che può assumere i contorni dell'ingiuria o della diffamazione.
Dire che sono un truffatore è una calunnia? È vero, avvocato? In termini tecnici, la calunnia si configura se s'incolpa qualcuno che si sa essere innocente di un reato in una querela in una denuncia o in un'istanza diretta all'Autorità Giudiziaria o ad un'altra Autorità che a quella abbia obbligo di riferirne (art. 368 c.p.)
Amministratore insultato, accusato o minacciato: meglio la tutela in sede civile o penale?
La carrellata degli epiteti , dei rischi e delle accuse è ampia e qui abbiamo focalizzato l'attenzione sulle ipotesi più ricorrenti.
Come difendersi? Meglio la querela o l'azione civile per ottenere il risarcimento del danno? Una non esclude l'altra, alle volte la seconda segue la prima ovvero il danno civile è liquidato in sede penale se, in seno al processo, l'amministratore si costituisce parte civile.
L'azione migliore in termini generali non esiste. L'azione migliore è quella data dalle circostanze e dalle convinzioni dell'offeso. Poche prove potrebbero sconsigliare qualunque azione. O magari sebbene vi sia la cristallinità del fatto reato, l'amministratore può optare per la sola azione risarcitoria in sede civile.
Spetta a chi ha subito l'offesa decidere come reagire. Nei limiti della legge, però, perché passare dalla ragione al torto, alle volte, è più semplice di quanto possa credersi.
Fonte: www.condominioweb.com